(detto
Marco). Uomo politico italiano. Dopo un'iniziale adesione al Partito Liberale, nel
1955 fu tra i fondatori del Partito Radicale (PR). Più volte segretario
del PR,
P. si fece promotore di numerose battaglie per i diritti civili,
a sostegno del divorzio, per la depenalizzazione dell'aborto, per la
liberalizzazione delle droghe leggere, per l'introduzione dell'obiezione di
coscienza. Per sensibilizzare l'opinione pubblica verso le iniziative politiche
da lui intraprese, il leader radicale compì, nel corso della sua
attività, gesti dimostrativi clamorosi, quali atti di disubbidienza
civile, reiterati digiuni, marce pacifiche, sit-in. Deputato radicale dal 1976,
nel 1992 fu eletto alla Camera in una lista che portava il suo nome. Non rieletto
in occasione delle consultazioni politiche del 1994, i parlamentari della sua lista
si schierarono a favore del Governo Berlusconi. Nel 1999
P. e i radicali
parteciparono alle elezioni del Parlamento europeo promuovendo la Lista Bonino, che
raccolse quasi il 9% dei voti. Nell'aprile 2002
P. venne eletto presidente-coordinatore
del Partito Radicale Transnazionale, durante il 38° Congresso tenutosi a
Ginevra (n. Teramo 1930).